L’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia” (rivista, edita dalla Cattaneo Paolo Grafiche di Oggiono/Annone, che a breve festeggerà i cinquant’anni di vita) prosegue il ciclo
Archivi “per” Lecco con un incontro, moderato dalla giornalista
Rosa Valsecchi, dedicato a una delle più note esperienze imprenditoriali legate allo sviluppo economico del territorio lariano ovvero il Vellutificio Redaelli.
L’evento è patrocinato da
Confindustria Lecco Sondrio e da
Officina Gerenzone aps.
Partendo dalla simbolica ricorrenza del 125° di matrimonio tra il fondatore Alfredo Redaelli (1867-1963) e Maria Sala (1873-1961), esponenti di
famiglie legate alle realtà serica e tessile lariane verranno ripercorse dal loro nipote Alfredo Redaelli e da Francesco D’Alessio le principali tappe tecnologiche e imprenditoriali che portarono all’avvio nel 1893 del Vellutificio Redaelli, prima realtà industriale italiana a introdurre la lavorazione del “vero velluto” con il sistema “doppia pezza”.
Sarà
Alfredo Redaelli, autore del testo Vero Velluto, a chiarire la definizione di quest’ultimo e l’evoluzione tecnologica della produzione del nobile tessuto, dal procedimento primitivo artigianale e manuale fino all’attuale processo meccanizzato.
A queste brevi premesse storiche e tecnologiche seguirà l’intervento dell’industriale tessile
Mario Boselli, ospite d’onore dell’incontro, Presidente dell’Italy China Council Foundation e della Camera di Commercio Italo-Cinese, nonché Presidente onorario della Camera della Moda Italiana, che dialogherà sul ruolo del velluto nel mercato attuale, soprattutto in riferimento al mondo della moda.
Al termine dell’incontro saranno visionabili,
nell’allestimento curato da Giuseppe Villa, alcuni preziosi pezzi dell’archivio Redaelli afferenti alla storia del vellutificio Redaelli: diplomi d’onore, tessuti, cataloghi e
due preziosi campionari di fine Ottocento.
L’appuntamento è per martedì 20 maggio alle ore 18:00 presso la Sala Neogotica dell’Officina Badoni
Ingresso libero, gratuito aperto a tutti (fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Non occorre prenotazione.
Per informazioni contattare l’associazione:
associazione.bovara@gmail.com